il carro funebre procede a passo d’uomo pare un grosso scarafaggio malato e le persone che seguono formiche
il carro funebre lo guida un giovanotto celibe diplomato militesente fidanzato con giulia che lavora in un bar non vuole ancora darla ma i pompini li fa una meraviglia
il defunto nella bara è stato sindaco stimato professionista anche padrino del figlio dell’autista in occasione del battesimo
quella volta c’erano tutti anche i parenti litigati che volevano dimostrare di essere superiori
il compianto è morto l’altro ieri d’infarto nonostante l’ambulanza tempestiva ma niente da fare arrivato in ospedale non respirava già più
l’hanno lasciato in corsia per ore con un piede fuori dal lenzuolo sposta quel cadavere il reparto non ci fa una bella figura
la bara pesa un fottio sta pensando il becchino sulla destra guardandosi le scarpe lucide comprate ai saldi un affarone nel nuovo centro commerciale
il feretro viene tumulato un ragazzino sbadiglia il prete benedice il cielo avvizzisce e l’aria aspetta immobile per non disturbare le fiammelle dei lumini
condoglianze baci abbracci su coraggio la vita continua lo sai che il macellaio si trombava la figlia del sindaco quella che non piange perché tanto eredita tutto
il carro funebre torna in ditta il becchino torna a casa tutti tornano alla vita di sempre anche il giorno ed è così che domani si riparte ancora per un altro viaggio ma sperando non sia l’ultimo